Piccoli eroi

Castoldi Piccoli eroi

In dieci saggi Mariella Colin, Enzo R. Laforgia, Giorgio Bacci, Ada Gigli Marchetti, Elisa Marazzi, Sabrina Fava, Giorgio Montecchi, Elena Surdi, Martino Negri, Massimo Castoldi, rileggono e interpretano scrittori, editori e illustratori di libri per l’infanzia, attivi in Italia tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento. A partire dal «romanzo di formazione fascista» per ragazzi, che presentava tutti i topoi della mitologia mussoliniana, ma soprattutto insisteva sulla contiguità tra celebrazione della Grande guerra e affermazione della dittatura, il volume indaga la progressiva elargizione di miti razzisti, xenofobi e antisemiti, imposti dalle direttive del Convegno nazionale per la letteratura infantile e giovanile tenutosi a Bologna nel 1938. In questo contesto, piuttosto uniforme, si distinguono per contrasto scrittori, editori e illustratori, che seppero mantenersi al di qua della propaganda ufficiale, cercando di affermare una propria autonomia, a volte disegnando personaggi anacronistici, a volte suggerendo modelli educativi divergenti da quelli imposti dalla cultura dominante. In qualche autore si riconosce anche una non esplicita, ma ferma, opposizione al fascismo.

INDICE
Premessa, di Massimo Castoldi; Saggi: Il «romanzo di formazione fascista» per i ragazzi, di Mariella Colin; Fare gli imperialisti. Il tema coloniale nel libro unico di Stato per le scuole elementari, di Enzo R. Laforgia; La favola vera del Britanno: razzismo, antisemitismo e illustrazioni intorno al 1938, di Giorgio Bacci; Una difficile obbedienza al regime fascista. L’editore Adriano Salani, di Ada Gigli Marchetti; Una maestra in casa editrice: Ornella (Oronzina Tanzarella) tra Bemporad e Mondadori, di Elisa Marazzi; «Prigionieri della speranza». Scrittori ebrei per ragazzi tra opposizione, consenso e persecuzione, di Sabrina Fava; Bruno Angoletta, un ardito illustratore per la gioventù italiana, di Giorgio Montecchi; «La tradotta» di Antonio Rubino: dalle tavole a colori ai balilla in camicia nera, di Elena Surdi; Antonio Rubino, fascista «gentile», di Martino Negri; Voci del dissenso. Giuseppe Latronico e Aurelio Castoldi, di Massimo Castoldi.