Di Alba de Céspedes sono rimaste moltissime fotografie, che testimoniano i vari momenti della sua vita e della sua attività culturale e letteraria. Le immagini qui riprodotte sono pubblicate sul catalogo della mostra, Alba de Céspedes, a cura di Marina Zancan, edito dalla Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori.

“A Roma, nel mio studio, nel 1962”

Sono le quattro, mi prendo questa vacanza gradevolissima di scriverti una lettera e poi ricomincio la traversata del pomeriggio e della notte in questo studio che non conosci […]. Ore e ore di solitudine, coi miei personaggi” (da una lettera del 25 aprile 1954 ad Arnoldo Mondadori).


Foto giovanile

Nello studio romano di via Tirso, nel 1934.


Alba con Sibilla Aleramo e Maria Luisa Astaldi

Capri, 1939.


Il periodo di “Epoca”

Alba de Céspedes nella sua casa romana mentre legge la posta della rubrica Dalla parte di lei (titolo mutuato da uno dei suoi libri più noti).
Racconta la de Céspedes a Mondadori: “A Trieste […] ciò che soprattutto mi ha veramente stupefatto è il successo della rubrica; tutti mi tendevano copie di Epoca da firmare, e mi sono avveduta che è seguita da un numero tale di persone che noi non possiamo neppure immaginare. In una riunione di oltre cento donne, ho dovuto rispondere a domande che mi rivolgevano, soprattutto commentando le mie risposte, e vedendo che tutte le conoscevano a memoria ne ero quasi turbata. Ho riportato, insomma, una profonda impressione” (lettera del 5 marzo 1954).


al cocktail per “Mercurio”

“Da sinistra Sibilla Aleramo, Paola Masino, Mario Berlinguer, Massimo Bontempelli, Stefania Mastrocinque. Cocktail di Guido Alberti per Mercurio”

L’idea della rivista “Mercurio. Mensile di politica, arte, scienze” fu concepita dalla de Céspedes durante la guerra quando, dopo aver dato voce a Radio Bari – con il nome di Clorinda – alla rubrica L’Italia combatte (1943), si trasferì a Napoli, già liberata, nell’attesa di poter rientrare nella capitale. Il progetto si realizzò già nel settembre 1944.
Nel 1948 Alba propose a Mondadori di assumere l’edizione della rivista, ma l’idea non ebbe seguito.


Alba tra le traduzioni

Questa foto ritrae Alba de Céspedes nel suo studio romano, negli anni Cinquanta, circondata dalle traduzioni dei suoi romanzi: ogni libro della de Céspedes può infatti vantare traduzioni in almeno 10 lingue differenti, per 12-15 Editori (il primato spetta a Quaderno proibito, tradotto in 19 Paesi, per ben 27 diverse Case Editrici).


In un salotto romano

Come didascalia a questa bella foto di gruppo, scattata durante un pomeriggio trascorso in un salotto romano, lasciamo la parola alla stessa Alba che scriveva alla madre: “Il vecchio signore dietro di me è un grande scrittore, Palazzeschi, la signora seduta sul bracciolo è la scrittrice Maria Bellonci, mia grande amica e l’altra vestita in bianco la scrittrice Paola Masino che poggia la mano sulla spalla di un mio collaboratore quotidiano, che è Bigiaretti, redattore di Mercurio. La bella signora dallo scollo di merletto è Anna Proclemer, attrice di prosa molto nota e moglie dello scrittore Brancati che siede ai miei piedi”.


A Parigi

Alba de Céspedes a passeggio per una piazzetta della capitale francese nel maggio 1958, nel corso di uno dei suoi frequenti soggiorni in Francia.
Alba si trasferì definitivamente a Parigi nel 1968. Da quel momento cominciò a scrivere in francese i suoi libri e a pubblicare per le Editions du Seuil. Solo in un secondo momento “traduceva” in italiano le sue opere (Chansons des filles de mai e Sans autre lieu que la nuit), e le pubblicava sempre per la Mondadori.


Alba con Simone de Beauvoir

L’incontro di Alba de Céspedes con Simone de Beauvoir avvenne a Roma nel 1956, quando la de Beauvoir venne in visita insieme a Jean Paul Sartre.
In quella stessa circostanza, la de Céspedes (come si può leggere anche in alcune delle lettere qui riprodotte) intervistò la scrittrice francese per “Epoca” e preparò un ampio reportage, corredato da fotografie.


Alba con Guido Piovene.

Parigi, giugno 1958.


L’Avana 1968

Da Sinistra: il regista catalano Ricardo Salvat, Paola Masino, Alba, lo scrittore cubano Lezema Lima, la signora Lima, il fotografo Chino Lope.
L’isola di Cuba, dove la scrittrice trascorse lunghi periodi della sua vita e dove sentiva fortemente affondare le sue radici familiari, fu anche ispiratrice del suo ultimo romanzo, scritto in spagnolo e rimasto incompiuto, Con gran amor.