La serie documenta l’attività di coordinamento editoriale e di vera e propria lavorazione delle opere svolta da Palazzi. L’esiguità dei materiali qui raccolti (la consistenza è di 2 buste contenenti 7 fascicoli), a fronte dell’intensa e pluriennale attività svolta dal soggetto produttore, sembra trovare una prima fondamentale giustificazione nelle vicende fortuite occorse al fondo prima di giungere all’ente conservatore che non hanno consentito la conservazione integrale del complesso documentario.
Questa “selezione fortuita” pare però ipotizzabile che abbia agito su un nucleo di materiali sui quali in precedenza erano state attuate dallo stesso Palazzi consapevoli operazioni di selezione delle testimonianze; operazioni effettuate proprio su quelle tipologie documentarie relative alle fasi più propriamente di lavorazione dei testi (appunti, schede, stesure manoscritte o dattiloscritte, bozze a stampa, disposizioni per la stesura ecc.), che una volta raggiunto l’obiettivo della pubblicazione e accertatone col tempo l’impossibilità di un riutilizzo, potevano essere oggetto di scarto. È utile sottolineare l’importanza di questi materiali nel restituirci traccia del metodo di lavoro di Palazzi.