La fortuna editoriale di Georges Simenon
La ricezione di Simenon in Italia ha origine con una collana a lui dedicata, “I libri neri”, che dal 1932 al 1933 pubblica dodici titoli dello scrittore belga, scelti tra i polizieschi che avevano per protagonista il commissario Maigret. La risposta dei lettori, inferiore alle attese, muta di segno opposto quando la produzione di Simenon, già allora molto prolifico, trasmigra alla nuova collana “I gialli economici”, avviati sempre nel 1933.
Mondadori mostra in questa fase, con la mediazione dell’Agenzia letteraria internazionale allora gestita da Augusto Foà, una particolare attenzione alla produzione dello scrittore, legato alla casa da contratti in esclusiva.
Le alte tirature e il gradimento crescente da parte di un pubblico sempre più affezionato al genere condizionano in parte le strategie dell’editore: constatato il grande successo di Maigret, Mondadori si lega indissolubilmente a quel particolare ambito della produzione narrativa di Simenon, anche se in catalogo continuano a comparire i romanzi non-Maigret. Questa peculiare e parziale visione dell’opera dello scrittore, esaltata dalle copertine del grande grafico e illustratore Ferenc Pintér, assoggetta la fortuna di Simenon in Italia al solo filone del commissario belga e saranno necessari alcuni anni perché una visione globale dell’opera di Simenon, e anche il riconoscimento della critica, possa considerarsi un fatto compiuto. Della fortuna di Simenon si giova dal 1985 l’editore Adelphi, che è riuscito a mettere sotto contratto l’autore belga strappandolo a Mondadori.
Profilo biografico
Schede dei pareri selezionati
Indici dei pareri
I lettori