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Alice.it
11/1/2001
Giulia Mozzato
Editoria libraria e Editori e lettori. Due nuovi titoli non solo per specialisti
La Fondazione Mondadori presenta due volumi appena usciti in libreria che arricchiscono ulteriormente il patrimonio documentario che questa importante istituzione ha promosso e pubblicato nei tanti anni della sua attività

Ecco i nuovi titoli, uno edito dalla Fondazione in collaborazione con il Saggiatore, l’altro pubblicato da Franco Angeli a cura di Luisa Finocchi, che della Fondazione è direttrice, e Ada Gigli Marchetti.

Editoria libraria in Italia dal Settecento a oggi.Bibliografia 1980-1998A cura di Luca Clerici, Bruno Falcetto e Gianfranco Tortorelli.

Nel volume vengono raccolte 5.500 segnalazioni bibliografiche relative a monografie, cataloghi storici, atti di convegni, saggi in volume, articoli di riviste (oltre 150 sistematicamente spogliate) e recensioni.
In allegato un cd-rom con ricerca per parole chiave.
Come scrivono i curatori nella Premessa, invece della tradizionale suddivisione in saggi, volumi e recensioni, si è adottata una distribuzione tematica della materia. L’indice delle categorie in cui le voci sono raccolte disegna un percorso ideale attraverso il mondo del libro e della lettura. Punto di partenza la categoria preliminare Cataloghi e strumenti, punto di arrivo, quelle dedicate a Legislazione e normative e alle recensioni. Alla prima seguono una categoria storico-metodologica (Editoria, libro e lettura: storia e teoria), i capitoli dedicati all'analisi storica, economica e tecnico-produttiva dell'impresa editoriale (Le case editrici e gli editori; Azienda editoriale e mercato; Oggetto libro:produzione e confezione), due categorie sul processo di trasformazione del testo in libro (Il percorso editoriale; Tipi, generi e collane), quindi L’editoria specializzata e La diffusione del libro: modi e strutture.

Abbiamo chiesto ad Adolfo Frediani della Fondazione Mondadori informazioni su eventuali aggiornamenti futuri dei dati, in considerazione soprattutto della prossima inaugurazione del sito della Fondazione.“Dal Cd sarà possibile accedere direttamente al sito e grazie alla password fornita nel Cd stesso si potrà consultare il database della bibliografia. Il senso di questa operazione sta sia nella possibilità di fare ricerche complesse su più campi (mentre dal CD si possono fare ricerche semplici) sia ovviamente nella possibilità di aggiornare, in futuro, i dati, tenendo vivo uno strumento tanto importante.”Inoltre, essendo lo studio dell’editoria libraria un crocevia di discipline in constante trasformazione, per seguirne la rapida evoluzione è annunciato sin d’ora un regolare aggiornamento cartaceo ogni tre anni.

Editori e lettori La produzione libraria in Italia nella prima metà del Novecento.
A cura di Luisa Finocchi e Ada Gigli Marchetti.

Questo volume prende in esame alcuni dei molteplici aspetti che caratterizzano e costituiscono la ricostruzione della storia editoriale e intellettuale in un determinato periodo storico, dalla storia dell’editoria vera e propria alla storia della cultura e dei generi letterari, e persino della lettura e dei lettori.Si inizia da una rivisitazione delle vicende di alcune case editrici che hanno occupato (e in alcuni casi ancora occupano) un posto fondamentale nel panorama editoriale nazionale, come la torinese Slavia (in un saggio di Sergia Adamo), le milanesi Vallardi (di Francesca Caringi) e Ricordi (di Matteo Mainardi), la napoletana Ricciardi (di Paola Cavina).Si prosegue con l’esame di alcuni “generi” di solito meno studiati: i libri di scena (in un saggio di Gianfranco Pedullà), la stampa sportiva (di Sergio Giuntini), i gialli, o meglio La Milano “gialla” degli anni Trenta (di Patrizia Caccia).Con particolare attenzione al decennio 1920-1930 sono poi indagati i rapporti tra mondo della cultura e mondo dell’editoria: ecco allora l’analisi della fondamentale funzione di mediatori intellettuali svolta da Lavinia Mazzucchetti, Emma Sola e Irene Riboni che contribuirono a far conoscere e divulgare la letteratura tedesca in Italia (in un’analisi di Giorgio Mangini e Lucia Giusti); la descrizione delle vicende della casa editrice Pantheon diventata, anche se per pochi anni, luogo di incontro delle più significative esperienze editoriali legate al mondo dell’arte (a cura di Franco Doni); e l’esame del ruolo giocato dal Gabinetto Vieusseux di Firenze sino alla metà del Novecento nella divulgazione della cultura russa in Italia (di Lucia Tonini Steidl).Il volume si conclude con una ricognizione sui testi e gli autori maggiormente letti tra gli intellettuali che subirono il carcere o il confino durante il Fascismo (di Graziella Pagliano); e con un’analisi degli originali modelli femminili rintracciabili nel romanzo comunista dell’Italia post bellica (di Adolfo Scotto), e dei rapporti tra il mondo della carta stampata e il mondo della celluloide durante il ventennio fascista (di Cristina Bragaglia).Aspetti e dinamiche che proprio nella loro diversità concorrono a descrivere il quadro dell’editoria italiana nella prima metà del Novecento mettendo a fuoco, come suggeriva Eugenio Garin, “il gioco di azione e reazione di molteplici fattori, a loro volta estremamente complessi e variabili”.