Homepage: Cultura editoriale - Convegni e mostre Archivio
Exibart
1/6/2001
Elena Arosio
Dalla A. alla Ang. Bruno Angoletta professione illustratore
Marmittone , il ‘Dottor Centeerbe Ermete’ e ‘Sor Calogero Sorbara’ tornano alla Biblioteca Nazionale Braidense per ricordare Bruno Angoletta, dalla cui matita presero vita. Un personaggio eclettico e polivalente che con i suoi disegni ha saputo accompagnare gli italiani, giovani e non, per tutta la prima metà del novecento...
La mostra allestita nella Biblioteca Nazionale Braidense individua nove diverse aree di intervento, ‘stazioni’ attraverso le quali ci si propone di ripercorrere la storia artistica di Angoletta individuando i momenti fondamentali della sua laboriosa attività.
Attività che inizia nel 1911 a Roma al fianco dell’amico Vittorio Podrecca, grazie al quale collabora alla realizzazione grafica della rivista per l’infanzia “Primavera” e successivamente come scenografo, illustratore e costumista del Teatro dei Piccoli di Podrecca.
L’esposizione si apre presentando l’ampia produzione di Angoletta rivolta alla letteratura e all’editoria periodica giovanile, due ambiti ai quali, a partire dal 1913, sarà sempre rivolta l’attenzione dell’artista occupando un posto privilegiato all’interno della sua produzione grafica. Notevole contributo con il quale Angoletta rinnova il linguaggio dell’editoria per ragazzi.
La letteratura e l’editoria periodica rivolta ai più giovani furono due momenti fondamentali per Angoletta in quanto gli permisero di affinare la sua già efficace tecnica illustrativa elaborando uno stile teso verso una esemplificazione delle forme che privilegia i colori piatti e uniformi di forte impatto visivo.
Uno stile geometrizzante con il quale Angoletta, oltre ad illustrare i più conosciuti libri per ragazzi come i grandi classici Cuore Pinocchio e Bambi, rinnova il linguaggio dell’editoria per l’infanzia per la quale cura la realizzazione delle copertine, ma anche della grafica, dell’impaginazione, dei giochi da ritagliare e degli stencil.
L’inconfondibile sigla Ang, con la quale l’artista amava firmarsi, compare su tutti i volumi della collana “ Il romanzo dei Ragazzi” edito da Mondadori, la casa editrice con la quale a partire dagli anni ’20 inizia una felice e prolifica collaborazione.
Per quanto riguarda, invece, l’editoria per l’infanzia, Angoletta lega il suo nome a due periodici tra i più belli ed interessanti nel panorama della prima metà del Novecento: “Primavera”, che vede gli esordi dell’artista , e , negli anni 20, la storica testata del “Giornalino della Domenica”.
Ed è in quest’ultimo che compaiono le prime bellissime vignette, accompagnate dal testo in prosa o in rima, che hanno reso famoso Angoletta.
A partire dal 1928 le pagine del “ Corriere dei Piccoli, accolgono i personaggi usciti dalla matita di Angoletta, primo fra tutti ‘Marmittone’, ma non si possono dimenticare altri personaggi come il ‘Dottor Centeerbe Ermete’ e ‘Sor Calogero Sorbara’, che possiamo ancora leggere divertiti nelle teche della Biblioteca Nazionale Braidense.
Ma l’impegno di Angoletta non è limitato solo al settore rivolto ai giovani, anche se molto del suo successo è legato al mondo dell’infanzia.
Accanto all’editoria giovanile Angoletta sfoggia le sue capacità illustrative e soprattutto di vignettista cimentandosi con l’illustrazione satirica e umoristica. E’ tra le pagine delle più importanti riviste satiriche di inizio secolo, quali il torinese “Numero” “ Guerrin Meschino” e poi, a partire dal 1937, “Bertoldo” , che possiamo scoprire un sarcastico Angoletta, inventore di freddure e sagaci caricature . Un vignettismo popolare tra costume e politica che ha accompagnato la vita degli italiani in uno dei periodi più difficili della storia d’Italia.
Come possiamo vedere in mostra, Angoletta collabora inoltre con case editrici e collane rivolte al grande pubblico, nonché con il mondo pubblicitario.
La firma Ang sigla le bellissime copertine da lui realizzate, negli anni ’30, collaborando con Mondadori e poi con Bompiani per i quali realizza le illustrazioni e le sovracopertine degli “Almanacchi letterari” e della collana “Libri scelti” edita da Bompiani.
Un importate contributo, anche se quantitativamente limitato, quello di Angoletta alla saggistica che testimonia il suo eclettismo e le sue grandi doti di grafico-illustratore.
All’interno della cultura del visivo non va dimenticato l’ambito della pubblicità, un mondo che Angoletta incontrerà abbastanza presto, fin dagli anni 10, e al quale è dedicata una delle ultima tappe del percorso espositivo. Angoletta lega il suo nome alle principali e più conosciute realtà produttive degli anni 40 e 50 tra le quali Pirelli, Cirio, e il Liquore Strega.
Infine l’ultima sezione della mostra tira le somme della polivalente produzione di Angoletta individuando i temi principali che caratterizzano il suo lavoro, immagini che frequentemente tornano nei suoi disegni, come ad esempio la Grande Guerra che l’artista ha vissuto in prima persona da alpino.
Altri temi a lui cari sono quelli delle marionette e dei burattini, sicuramente ispirato dall’esperienza del Teatro dei Piccoli e quello degli animali, simpatici uccelli, papere e oche che sono diventati i personaggi più amati dai bambini.
Una ricca mostra che, oltre a rendere omaggio all’instancabile ed eclettico lavoro di un personaggio che, a suo modo, ha segnato la storia dell’Italia, ha il pregio di ricordare e portare in luce il felice momento dell’editoria e dell’illustrazione di inizio secolo, una realtà che contribuì significativamente nel creare la cultura italiana del primo Novecento.
www.exibart.it