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Corriere del Ticino
16/10/2002
Arturo Colombo
Un libro e un convegno a Milano per ricordare la figura del filosofo della scienza. La lezione intellettuale di Marco Mondadori
Un libro e un convegno a Milano per ricordare la figura del filosofo della scienza. La lezione intellettuale di Marco Mondadori.
Di lui si parlerà giovedì 17 ottobre a Milano, al Teatro Grassi, dove nel pomeriggio verrà presentato un libro dal semplice titolo Logica e politica. Per Marco Mondadori, curato da Marcello d'Agostino, Giulio Giorello e Salvatore Veca, che raccoglie alcune delle pagine più acute, e intriganti, lasciate da Marco Mondadori e offre un'ottima occasione per conoscere un po' meglio - accanto a saggi di altri autori (come Ettore Casari, Michael Dummett, Edoardo Boncinelli, Donald Gillies, Sebastiano Maffettone) - non solo l'opera che questo studioso ha saputo lasciare nel complesso campo della logica e della filosofia delle scienze, dove era stato allievo di Ludovico Geymonat. A dare la misura del suo talento, basterebbe le felicissime riflessioni sul «sogno di Lei
bniz», che aprono il volume.
Personalità «con un'intelligenza analitica, un'apertura intellettuale e un'ampiezza di interessi davvero straordinari», come lo definiscono esattamente i curatori, questo Mondadori aveva ereditato dal nonno, il grande Arnoldo, e dal padre Alberto anche la passione, il «gusto», per un tipo di lavoro editoriale, capace di trasformarsi in fertile patrimonio di cultura: e lo dimostra la sua presenza, attenta e partecipe, in quella attività delle edizioni del Saggiatore, dove ha lasciato più di un segno, continuando le direttrici tracciate da Enzo Paci, da Remo Cantoni, da Ernesto De Martino.
«Ragionare dobbiamo, e spesso» ripeteva, affinché ci convincessimo che un corretto, abituale uso del ragionamento non è affatto una prerogativa riservata a poche élites quanto piuttosto un'esigenza, indispensabile per ciascuno di noi. Ma lo faceva senza la minima pedanteria: anzi, col suo stile, disincantato e auto-ironico, che ben conoscevano i suoi scolari, specie negli anni decisivi passati all'Università di Ferrara.
Va aggiunto che il profilo di Marco Mondadori rimarrebbe incompleto, se non si ricordasse l'intensa capacità di «vivere» la complessa realtà contemporanea; e, in conseguenza, sentirsi coinvolto anche nei problemi più propriamente civili e politici, in primis quelli che chiamano in causa la conquista dei diritti umani, il ruolo della partecipazione democratica, il valore trainante della libertà. Lo confermano i frequenti richiami alla lezione di John Stuart Mill, di cui ha saputo così bene tradurre e commentare il celebre saggio On Liberty.