Agenzia letteraria internazionale (ALI) – Erich Linder

Erich Linder foto

1942-1984, bb. 1898

Costituito da 37.126 fascicoli conservati in 1.898 faldoni che coprono il periodo 1942-1984 (con qualche documento degli anni Trenta), l’archivio Erich Linder, per volontà del figlio Dennis, è stato depositato presso la Fondazione nel 1999. Tre anni dopo, al termine delle operazioni di riordino e inventariazione, è stato definitivamente acquistato dalla Fondazione. Il riordino, l’inventariazione e la valorizzazione hanno beneficiato di un contributo di Fondazione Cariplo.
Una prima parte di documenti riguarda l’ALI, fondata nel 1898 da Augusto Foà e continuata dal figlio Luciano fino al 1951, anno in cui ne cede la gestione e una quota societaria a Erich Linder. Di questa prima fase sono testimonianza i faldoni dal 1942 al 1945; dalla fine del 1946 all’estate 1951 a Foà si affianca Linder.
L’archivio rispecchia la crescente influenza dell’agente letterario Linder nelle vicende dell’editoria italiana: dà conto principalmente della fitta rete di rapporti intrattenuti con case editrici, con agenzie e singoli autori dagli inizi dell’attività fino alla prematura scomparsa dello stesso Linder. Il carteggio è di consistenza diseguale: a fronte di una modesta traccia documentaria per i primi vent’anni, pari al 15 per cento della consistenza totale, si infittisce dai primi anni Sessanta fino alla morte di Linder, coprendo pressoché l’intero panorama editoriale del nostro paese. L’archivio è organizzato in serie annuali, al cui interno sono reperibili alfabeticamente i corrispondenti cosiddetti maggiori (Mondadori, Einaudi, Feltrinelli, Garzanti ecc.) e i corrispondenti minori (autori, agenti letterari o case editrici). Le carte sono ordinate cronologicamente all’interno dei fascicoli. In coda, i rapporti contabili con il Credito italiano e il Banco ambrosiano.

Strumenti di corredo: l’inventario, compilato su supporto informatico (applicativo Sesamo della Regione Lombardia), è consultabile on-line
È consentita la consultazione di cinque fascicoli al giorno.
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