Vincenzo Consolo

1957-2017, bb. 92

L’archivio testimonia l’attività di uno dei maggiori scrittori nel panorama italiano contemporaneo ed è specchio di un complesso intreccio tra elementi diversi e, talvolta, persino contrastanti tra loro: il legame profondo con la terra natia, la Sicilia, e le proprie tradizioni; l’urgenza della scrittura che si dibatte tra le istanze del giornalista, attento alla contemporaneità, e le esigenze dello studioso di antiche culture mediterranee; il complesso rapporto con Milano, sua città adottiva; e ancora i molteplici interessi, le relazioni personali e professionali. Circa un terzo della documentazione è costituito da corrispondenza, organizzata per mittente. Tra gli epistolari più corposi figurano quelli con gli amici Basilio Reale e Leonardo Sciascia, figure che giocano un ruolo importante anche nella vita professionale di Consolo. Da segnalare, sebbene si tratti di epistolari meno cospicui, anche la corrispondenza con Sebastiano Addamo, Ignazio Buttitta, Gesualdo Bufalino; con colleghi e amici: Fabrizio Clerici, Emilio Bertelli, Fabio e Andrea Zanzotto, Roberto Cerati, il giovane Roberto Saviano. Oltre alla corrispondenza, l’archivio conserva la documentazione relativa agli scritti: le carte delle pubblicazioni confluite nell’Opera completa edita da Mondadori, nei «Meridiani»; gli articoli per quotidiani e riviste nazionali e internazionali, tra cui devono citarsi «L’Ora», «Il Messaggero», «la Repubblica», «L’Unità», «Giornale di Sicilia», e tantissimi altri, in cui Consolo pubblica reportage, servizi, ma anche brevi saggi su temi molto vari, a partire dalla metà degli anni sessanta; le raccolte, i racconti, le poesie, i lavori di revisione e riscrittura; le sceneggiature, anche per la televisione e il cinema, i testi teatrali e le carte relative a rappresentazioni diverse; scritti durante l’attività di giudice lettore e di consulente editoriale; scritti per la partecipazione a convegni, conferenze, seminari e premi in Italia e all’estero; numerosissime interviste; materiali circa la sua personale adesione a cause o appelli pubblici, le sue ricerche ecc. I materiali conservati consentono di ricostruire tutti i passaggi del lavoro di Consolo, a partire dall’idea che lo muove allo studio e all’approfondimento, passando per le diverse fasi redazionali di scrittura, fino alla promozione del lavoro, ove pubblicato. Fra i documenti afferenti alle pubblicazioni, sono presenti: ricerche sul tema affrontato, appunti con soggetti e scalette, i manoscritti con annotazioni e interventi nelle diverse e successive redazioni, le bozze di stampa con correzioni e interventi, e, infine, la versione finale dell’opera. Si conservano, inoltre, i documenti legati all’attività promozionale, la rassegna stampa della critica nazionale e internazionale e sull’andamento dei libri in classifica, eventuali premi o convegni legati all’opera. Non mancano i documenti inerenti a premi e riconoscimenti ottenuti a livello nazionale e internazionale durante tutta la sua carriera; gli scritti circa la sua attività di consulente lettore per l’editore Einaudi, che tanta parte ha avuto nella sua attività iniziale di scrittore. All’interno delle serie individuate, sono presenti anche materiali di studio, soggetti, bozze e appunti di lavoro: si tratta in alcuni casi di semplici appunti o commenti o di progetti più definiti, portati a un certo grado di sviluppo, ma poi abbandonati. Anche all’interno delle serie non propriamente dedicate agli scritti – Convegni, Premi assegnati o ricevuti ecc. – vi sono testimonianze dell’incessante attività letteraria di Consolo che si palesa con appunti manoscritti o vere e proprie relazioni. Si trova taccia delle esperienze di attivismo civico di Consolo, sia nelle adesioni agli appelli a cause ambientaliste, per la salvaguardia di patrimoni culturali o di denunce politico-sociali, sia nel sostegno a organizzazioni per la lotta alla Mafia.
Completa l’archivio documentazione cartacea della moglie di Vincenzo Consolo che ha creato strumenti funzionali alla consultazione delle carte e raccolto tutto il materiale di lavoro del marito e dei suoi collaboratori, anche dopo la sua morte.

Strumenti di corredo: inventario su supporto informatico (applicativo Archimista)