Lavinia Mazzucchetti

Lavinia Mazzucchetti

1844-1965, bb. 58 e 6 album fotografici

Nata a Milano nel 1889, Lavinia Mazzucchetti è stata tra i protagonisti della germanistica italiana. Libera docente in letteratura tedesca fin dal 1917, fu incaricata prima a Genova, poi a Milano. Il suo antifascismo le costò l’esclusione dall’insegnamento universitario, avvenuta nel 1929. Iniziata nel 1913 su «il Secolo», la sua intensa attività giornalistica permise di rivelare al pubblico italiano autori come Kafka, Hesse, Rilke, Zweig. Ma è soprattutto attraverso la sua attività di critico e traduttore che la Mazzucchetti svolge un ruolo fondamentale di mediazione tra cultura tedesca e italiana: si occupò di Schiller, Schlegel, Goethe, della poesia moderna, dei rapporti culturali tra Italia e Svizzera, del romanzo tedesco contemporaneo. La sua ricca bibliografia annovera diversi saggi critici e biografici e opere didattiche, fu inoltre instancabile traduttrice. A partire dal 1927 divenne consulente Mondadori per l’area letteratura tedesca, in particolare le venne affidata l’edizione delle Opera omnia di Thomas Mann, al quale la univano un rapporto di amicizia e affiatamento spirituale.
Il profilo biografico di Lavinia Mazzucchetti emerge in tutta la sua ricchezza e complessità attraverso la documentazione del suo archivio che consta di 296 unità archivistiche. Appunti, bozze e altri materiali preparatori di saggi, articoli, trascrizioni, traduzioni, oltre alla corrispondenza con autori ed editori, permettono di seguire l’attività letteraria ed editoriale della germanista.
In particolare si segnala la presenza di oltre 500 pareri di lettura, compilati dalla Mazzucchetti per la Mondadori.
Nell’archivio si trovano inoltre le carte personali di Lavinia: i diari, il carteggio con i famigliari ecc.
Tra queste si segnala il consistente carteggio con il marito Waldemar Jollos che consente di delineare la figura di questo intellettuale e critico, di origine russa, importante esponente dell’ espressionismo letterario nei primi anni del ’900.
Il fondo è infine arricchito da materiali fotografici di assoluto interesse: si tratta di 725 immagini che coprono l’arco temporale 1888-1964. Sono le foto di Lavinia Mazzucchetti (dall’infanzia al 1962), di famigliari e amici, di autori e personalità del mondo culturale italiano e germanico e di alcuni dei momenti più importanti dell’attività della Mazzucchetti, come i convegni e le conferenze.
In coda all’Archivio si trovano l’appendice Luigi Rognoni (2 fascicoli, 1965-1982) e l’appendice Giovanni Bizzozero (5 fascicoli, 1850-1862).
Il fondo è stato inserito nel progetto “Scrittrici e intellettuali del Novecento. Le carte d’archivio”, realizzato in parternariato con la Fondazione Elvira Badaracco e con il contributo della Fondazione Cariplo.

Strumenti di corredo: inventariazione su supporto informatico (applicativo Sesamo della Regione Lombardia) consultabile on line
L’archivio è dichiarato di notevole interesse storico dalla Soprintendenza archivistica per la Lombardia.