Ervino Pocar

1920-1981, bb. 23, scatole 3

Donato dagli eredi alla Fondazione nel 1990, l’archivio consta di 346 fascicoli (cc. 12.024) con estremi cronologici compresi tra il 1920 e il 1981 (anno della morte di Pocar). Il complesso documentario consente di ricostruire le tappe principali del percorso professionale di Pocar, figura centrale del processo di diffusione della letteratura tedesca in Italia. È innanzitutto il lavoro svolto in qualità di traduttore a emergere dalle carte conservate: a partire dalle prime traduzioni di von Hofmannsthal, eseguite per l’editore Carabba negli anni venti, i documenti coprono più di mezzo secolo di intensa attività che ha condotto alla realizzazione di circa trecento traduzioni di opere dal tedesco. Feuchtwanger, Grillparzer, Novalis, Hesse, Mann, Trakl, Remarque, Wedekind sono solo alcuni degli autori che si incontrano nell’archivio, che testimonia altresì la modalità di lavoro del germanista nel corso della sua longeva attività di studioso, di redattore e dirigente di prestigiose case editrici, tra le quali la Mondadori, dove Pocar è stato a partire dal 1934 traduttore ufficiale dal tedesco e, in seguito, funzionario e redattore capo del settore libri.

Strumenti di corredo: inventario su supporto informatico (applicativo Sesamo della Regione Lombardia)
L’archivio è dichiarato di notevole interesse storico dalla Soprintendenza archivistica per la Lombardia.