Niccolò Gallo

Niccolò Gallo foto

1917-1971, b. 1

Nato a Roma nel 1912, Niccolò Gallo è stato uno dei più raffinati critici letterari del Novecento.
Negli anni Cinquanta dirige “Il Castelletto”, collana dell’editore Nistri-Lischi di Pisa. Successivamente, per Mondadori, con cui inizia a collaborare nel 1959, dirige le collane “Narratori italiani”, “Medusa degli italiani” e, dal 1962 al 1965, “Il Tornasole”, da lui ideata con Vittorio Sereni. Dopo il 1965 sarà consulente esterno per la narrativa italiana al fianco di Sereni e Raffaele Crovi. Tra le numerose riviste alle quali ha collaborato si ricordano «Lettere d’oggi», «Società», «Il contemporaneo» e, nel 1962, «Questo e altro», da lui fondata insieme a Geno Pampaloni, Dante Isella e Vittorio Sereni, che cessa le pubblicazioni nel 1964. Nel 1958 ha curato per Einaudi la Storia della letteratura italiana di Francesco De Sanctis e, tra le altre prestigiose edizioni ricordiamo il carteggio tra Dino Campana e Sibilla Aleramo, Lettere, edito da Vallecchi nel 1958 e, in collaborazione con Pietro Citati, l’edizione dei Taccuini di Emilio Cecchi (Mondadori, 1976). Nel 1959 ha tradotto dal francese Aimeé di Jacques Revière (Milano, Feltrinelli) e nel 1960 il Saggiatore pubblica Gustave Flaubert, di Albert Thibaudet, nella traduzione realizzata da Gallo e Maria Ortiz.
Muore il 4 settembre 1971 a Santa Liberata (Grosseto).
Il piccolo ma significativo nucleo documentario, entrato a far parte del patrimonio di Fondazione Mondadori nel settembre 2009, è costituito da lettere inviate a Niccolò Gallo da importanti autori italiani. Tra i carteggi più copiosi oltre a quelli di Giovanni Arpino (32 docc.), Anna Banti (27 docc.) e Mario Tobino (18 docc.), va senz’altro segnalato quello di Vittorio Sereni costituito da ben 51 lettere. Sono carte che testimoniano il profondo legame tra i due intellettuali e dalle quali emerge che Gallo ha rappresentato per Sereni un referente privilegiato cui indirizzare richieste di pareri, suggerimenti e revisioni dei suoi componimenti poetici (alcuni di questi risultano infatti allegati alle missive). Si segnala agli utenti la possibilità di integrare lo studio di questo carteggio, appartenente all’archivio privato di Niccolò Gallo, con l’ampia documentazione di e su Gallo conservata nell’archivio storico Arnoldo Mondadori Editore (dove sono presenti oltre 130 fascicoli contenenti sue carte) e negli archivi personali di Domenico Porzio e Marco Forti.

Strumenti di corredo: inventario su supporto informatico