Il libri per ragazzi che hanno fatto l’Italia

Il libri per ragazzi che hanno fatto l'Italia copertina

Tre piccoli Balilla che scrutano il cielo, Pinocchio che scappa, Corto Maltese che emerge dalle arcate di un ponte. Gatti stilizzati e ranocchi rosa fucsia, orsetti esploratori in fila indiana che sventolano bandierine. Tra arbusti multicolori, osserva la scena uno scettico signor Bonaventura.
È la copertina, variopinta e seducente, del volume che Hamelin ha curato, parallelamente alla mostra omonima, in occasione del 150° anniversario dell’Unità nazionale.
Il coloratissimo manuale si rivolge in particolare a insegnanti, bibliotecari, esperti, e a chiunque si occupi di educazione, ma vuole anche essere uno strumento utile, curioso e attraente per tutti.

Ognuna contraddistinta da un colore diverso, le nove sezioni del libro si snodano in ordine cronologico dal 1860 ai giorni nostri. Una presentazione del rapporto tra infanzia e società e una mappa degli eventi storici e culturali fondamentali introducono il periodo trattato. Come in un dizionario illustrato, ogni scheda è costituita da informazioni sull’opera, l’autore, i temi, ed è accompagnata da apparati iconografici straordinari, curiosità, riflessioni e collegamenti alla storia e ad altri media. Le finestre internazionali completano le sezioni, con approfondimenti sui grandi capolavori provenienti dall’estero.

Si parte da fine Ottocento quando Le avventure di Pinocchio di Collodi e il suo antidoto Cuore entusiasmano e dividono i giovani lettori italiani e le loro famiglie. Dello stesso periodo sono Twain, Stevenson e, prima ancora la Alcott, il cui libro, Piccole donne, diventa determinante per le giovani lettrici. Segue il periodo salgariano che da fine secolo arriva fino al secondo dopoguerra; con le sue avventure esotiche, disprezzate dalla critica e dal sistema educativo, ma in cui s’identificano generazioni di ragazzi.
Tra giornalini illustrati ed eleganti fumetti come il «Corriere dei Piccoli» si arriva all’attualità. A partire circa dagli anni Settanta, e ancor più dagli anni Ottanta e Novanta e seguenti, la selezione è caduta su autori e opere di maggiore diffusione, dalle storie di Gianni Rodari al topo giornalista Geronimo Stilton, dalla Pimpa di Altan a Roberto Piumini. In campo internazionale ecco il «grande gigante gentile» Roald Dahl e il «maghetto» Harry Potter, signore incontrastato del fantasy. Poi, nell’era della televisione, del PC e poi di Internet, non potevano mancare i Manga giapponesi o i personaggi dei videogiochi come Lara Croft e Mario o Super Mario, per citarne alcuni.

«Saranno i bambini piccoli, prima di imparare l’uso delle nuove tecnologie, a salvare il libro cartaceo così come lo conosciamo», auspica Roberto Denti nella «breve storia delle letture per bambini» che introduce il volume. Ed è dalla letteratura per l’infanzia che occorre quindi partire, con coraggio e speranza.

Hamelin è un’associazione culturale senza scopo di lucro che si propone di creare una stretta interdipendenza tra la promozione culturale e la vocazione pedagogica, a prescindere dal pubblico a cui si rivolge (bambini, adolescenti o adulti) e dallo strumento espressivo che si utilizza: letteratura, fumetto, illustrazione o cinema.

Maria Elena Daverio