Ellis Island
Storie di erranza e di speranza 
    
     
                A cura di 
                Maria  Sebregondi                
                        
                                    Milano                    
                                : Archinto
                , 2017                                
                            65 pp.
                        
                            ISBN: 978-88-7768-360-1
                        
                            € 10,00
            
                        Nuova edizione
            In questo piccolo libro Perec esplora  Ellis Island, l'isola-soglia, l'isola delle lacrime, dove erranza e speranza si confondono, cercando i contorni di un'identità il cui segno è la cancellazione.
Tutto ebbe inizio nel 1977, quando il regista Robert Bober propose allo scrittore di collaborare come sceneggiatore a un documentario sull'isola nella baia di New York che era stata sino al 1924 sede degli uffici dell'Immigrazione.
Dalla collaborazione tra Bober e Perec nacque dunque un film, prodotto dall'Institut National de l'Audiovisuel; e il testo della sceneggiatura, seguito da alcune interviste (non incluse nell'edizione italiana), venne a formare un singolare volume in cui coesistono poesia e ricerca storica, descrizione oggettiva e riflessione autobiografica.
Tra schedari arrugginiti e lavandini divelti, rievocando storie dimenticate, Perec e Bober raggiunsero una sola certezza: quella di aver ritrovato per un attimo il suono delle due parole che costituivano il cuore della lunga avventura degli emigranti:
«due parole molli, / irreperibili, instabili e sfuggenti, / che si rinviano / senza tregua le loro luci tremule, e che / si chiamano l'erranza e la speranza».
Tutto ebbe inizio nel 1977, quando il regista Robert Bober propose allo scrittore di collaborare come sceneggiatore a un documentario sull'isola nella baia di New York che era stata sino al 1924 sede degli uffici dell'Immigrazione.
Dalla collaborazione tra Bober e Perec nacque dunque un film, prodotto dall'Institut National de l'Audiovisuel; e il testo della sceneggiatura, seguito da alcune interviste (non incluse nell'edizione italiana), venne a formare un singolare volume in cui coesistono poesia e ricerca storica, descrizione oggettiva e riflessione autobiografica.
Tra schedari arrugginiti e lavandini divelti, rievocando storie dimenticate, Perec e Bober raggiunsero una sola certezza: quella di aver ritrovato per un attimo il suono delle due parole che costituivano il cuore della lunga avventura degli emigranti:
«due parole molli, / irreperibili, instabili e sfuggenti, / che si rinviano / senza tregua le loro luci tremule, e che / si chiamano l'erranza e la speranza».
collana
                                Il colore della vita