Ritratto di una scrittrice involontaria


La recente scomparsa di Silvana Mauri Ottieri ha reso ancor più significativo il volume di ricordi, riflessioni, ritratti e documenti pubblicato nella primavera 2006 dall’editore nottetempo.

L’autrice, nipote di Valentino Bompiani e già compagna di Ottiero Ottieri, è stata un testimone di primo piano dell’editoria e della cultura italiana nel Novecento, essendo entrata giovanissima nella casa editrice Bompiani e avendo assistito alla progressiva ascesa della sua famiglia nell’ambito delle Messaggerie italiane e più tardi del gruppo Longanesi.

Su esplicita richiesta dello zio, Silvana Mauri redasse tra 1944 e 1945 un diario editoriale, ora riprodotto nella seconda parte del volume. Il carattere di testimonianza, particolarmente evidente nel diario, permea anche la prima parte, intitolata Ricordi, lettere e sogni, che, oltre a delineare un parziale percorso autobiografico, include la trascrizione di alcune lettere comprese tra 1942 e 1960, e ritorna con piena evidenza nella terza parte (Ritratti e conversazioni), dove alcuni tra i principali corrispondenti della Mauri, e si tratta non di rado dei principali scrittori e intellettuali del Novecento, sono ricordati sul filo della memoria, con una struttura e uno stile che devono molto a Via privata e al Mestiere dell’editore di Valentino Bompiani.