Imago Libri. Musei del libro in Europa

Imago libri copertina

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Il libro è stato presentato in occasione del convegno internazionale Che cosa è un libro? Lo si impara al Museo, Milano la Triennale 24 ottobre 2006

Gli studi di Storia del libro hanno avuto grande sviluppo negli ultimi anni anche in Italia: si è, di conseguenza, aperto il dibattito sullo sviluppo di musei dedicati al libro, oggi pochi e marginali nel nostro Paese, ma in Europa da anni in pieno sviluppo. Questo volume spiega che cosa è, come è organizzato e cosa espone un museo del libro, e lo fa guidandoci nei principali musei del libro in Europa. I musei del libro sono luoghi di grande suggestione, e il ricchissimo apparato iconografico del volume restituisce il fascino sia degli spazi sia degli oggetti esposti che, in queste sale, acquisiscono l’aura di ciò che è magico

Nel 2005 la Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori di Milano ha promosso un viaggio di ricerca attraverso i principali musei del libro in Europa: in Svizzera, Belgio, Paesi Bassi, Francia, Germania, Inghilterra, Irlanda e Italia. Ricerca che ha preso corpo in questo volume pubblicato da una casa editrice il cui impegno è stato fin dall’inizio di far conoscere il libro negli aspetti che attengono non soltanto la tecnica ma anche la cultura, la storia e la società.
Libri e musei sono nati entrambi come strumenti per trasmettere un sapere e per ampliare la comunicazione. Tra loro vi sono a volte occasioni di incontro, e si rivelano sempre felici. In particolare, vi sono musei che nascono per esporre al pubblico quel singolare “oggetto” che è il libro, mostrandone le più segrete sfaccettature e il progressivo divenire nel tempo; portando sotto i riflettori le tecniche di produzione e le innovazioni grafiche, i protagonisti della storia editoriale e le trasformazioni avvenute nelle pratiche di scrittura, di lettura e di mercato. Si tratta di istituzioni molto particolari, che assommano in sé le caratteristiche del museo di cultura materiale, del museo storico e di quello antropologico, e dove anche l’arte ha un ruolo non secondario.

Ma, al concreto, che cosa vi si colleziona? Come si configurano gli spazi e come sono allestite le esposizioni? Secondo quali criteri museologici? A quale pubblico si rivolgono e, soprattutto, quale missione si danno? Esistono, naturalmente, diversi criteri ai quali ispirarsi, e i numerosi musei trattati nel volume sono, nella loro varietà, rappresentativi delle migliori metodologie. Ma comune a tutti è la volontà di partire dagli oggetti, dalla presenza e dalla magia dei documenti, e disporli secondo un’idea generale per formare – come scrive Martin Bodmer, uno dei grandi protagonisti di quest’avventura museale – “non già una collezione di capolavori, bensì una collezione che sia essa stessa un capolavoro”.

MARIA GREGORIO lavora nel settore editoriale. Dal 1995 ha collaborato con Fredi Drugman alla direzione della collana “MuseoPoli”, pubblicata dalla casa editrice Clueb di Bologna. Attualmente è consigliere nel direttivo ICOM Italia, consulente della Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori e delle Edizioni Sylvestre Bonnard nonché responsabile della serie di “Museologia” per il Saggiatore.

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