1979-2004 La Fondazione festeggia 25 anni


La sera del 20 giugno 2005, presso la sede di via Riccione, la Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori festeggia i primi 25 anni di attività come centro studi per la cultura editoriale con una festa a cui partecipano editori, autori, studiosi e rappresentanti delle istituzioni con cui da anni la Fondazione collabora.

Venticinque anni, un pezzo di vita. La Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori in questo quarto di secolo ha progressivamente mutato missione e contribuito a rinnovare un patrimonio di studi e ricerche nel nostro paese. Nata per volontà degli eredi di Arnoldo e Alberto Mondadori con il fine di conservare, valorizzare e mettere a disposizione del pubblico le storie personali e professionali dei due editori e delle case editrici da loro fondate (Mondadori e Saggiatore), dalla metà degli anni Novanta la Fondazione è diventata un centro studi e ricerche sulla cultura editoriale in Italia, collegandosi con un network di realtà analoghe in Europa e nel mondo.

Un importante aspetto dell’attività della Fondazione in questi anni è stata la diversificazione. Sia delle attività, con l’avvio di programmi di formazione e di ricerca, spesso in collaborazione con consolidate realtà universitarie (come l’Università degli Studi di Milano), sia nei segmenti di pubblico a cui si rivolge la sua attività: non solo studiosi e ricercatori, ma studenti, case editrici, biblioteche, scuole.

Lo testimoniano anche i dati statistici: sono aumentati sensibilmente gli studiosi e le giornate di studio, a testimonianza del ruolo della FAAM come centro di cultura e produzione di conoscenza; crescono gli investimenti per far conoscere l’attività della FAAM, e il primo strumento utilizzato sono le pubblicazioni, che hanno beneficiato di risorse crescenti; crescono i materiali conservati nell’archivio e nella biblioteca, anche in deposito, a testimonianza dell’immagine positiva che la FAAM ha saputo costruire, e cresce il numero delle case editrici che si rivolgono a noi per servizi di conservazione; cresce l’impegno economico, ma tenendo sotto controllo i costi generali, la cui incidenza nel tempo scende rispetto al volume di attività; cresce la capacità della Fondazione di stare sul mercato, ma con modalità rispettose della sua missione originaria, ossia la diffusione della cultura editoriale; infatti la nuova area di business è rappresentata dalla formazione, che è il mezzo per consolidare i rapporti con gli interlocutori di riferimento.

Fine costante dell’attività che abbiamo svolto in questi anni, anche con il sostegno e l’appoggio dei Soci Benemeriti, è stato quello di costruire e allargare un fitta rete di relazioni con i settori pubblici e privati. Sono ormai avviati e consolidati rapporti con Ministero, Enti locali, Università, Istituti Culturali. È stato così possibile realizzare progetti di ampia portata (master per redattore editoriale, censimenti descrittivi degli archivi editoriali regionali) che rispondessero in maniera puntuale a specifiche esigenze di mercato. Al tempo stesso, grazie ad accordi di lungo termine con realtà come Mondadori, Università degli Studi di Milano e Regione Lombardia, è stato possibile garantire stabilità e futuro alla nostra attività, pur in un quadro difficile per le istituzioni culturali come quello contemporaneo.

Il futuro ci vede sempre più impegnati a consolidare e ad allargare la missione della Fondazione, nella convinzione che la conservazione della memoria del lavoro editoriale, cosi come la formazione e la promozione della cultura editoriale e della mediazione culturale, siano strumenti fondamentali per la crescita democratica del nostro paese.

Cristina Mondadori
Luca Formenton