Educare alla legalità


Educare alla legalità è un progetto in quattro fasi destinato agli insegnanti della scuola secondaria superiore e realizzato grazie alla collaborazione di Gherardo Colombo e Remo Cacciatori.

La prima fase si è svolta il 9 marzo 2012 presso Fondazione Mondadori con la tavola rotonda Si può educare al bene attraverso il male? riservata ai docenti e moderata da Gherardo Colombo, cui hanno partecipato tra gli altri Laura Boella, titolare della cattedra di Filosofia morale presso l’Università degli Studi di Milano, Gustavo Pietropolli Charmet, psichiatra e presidente dell’Istituto Minotauro, Paolo Luigi Branca, docente presso Università Cattolica di Milano ed esperto di Islamismo, Andrea Terzi, dell’Associazione “Sulle regole”.

In quell’occasione Remo Cacciatori ha proposto una selezione di testi – articoli di giornale, citazioni, brani tratti da romanzi e saggi, brevi racconti – e un questionario mirato, che hanno offerto lo spunto per la seconda fase del percorso da tenere in aula. A partire dai materiali, infatti, immaginiamo che possa scaturire una vivace discussione. È questo il fulcro e il vero valore aggiunto del progetto, la partecipazione attiva dei ragazzi: ci piacerebbe che gli studenti riuscissero a far sentire la propria voce e a esprimere la loro creatività producendo materiali e individuando questioni che saranno al centro della terza e ultima fase.

Il 20 aprile, infatti, i docenti diventano protagonisti di un incontro, aperto anche agli studenti, in cui i i temi sollevati durante le discussioni in classe, i risultati del questionario e i materiali prodotti saranno sottoposti a operatori sul campo e professionisti che applicano quotidianamente regole e giustizia, al fine di aprire un confronto diretto che trovi un punto di incontro e di confronto tra elaborazione teorica e piano di realtà. Hanno già confermato l’adesione: Alberto Nobili, procuratore aggiunto del Tribunale di Milano, don Gino Rigoldi, dell’associazione Comunità Nuova, Adolfo Ceretti, criminologo e coordinatore scientifico dell’Ufficio per la Mediazione penale minorile di Milano, David Gentili, corresponsabile del progetto ASL La Nave-San Vittore, Paolo Casarin, ex arbitro, e un preside scolastico coordinati da Gherardo Colombo.