Scrittura e libertà. il Saggiatore 1958-1998

Scrittura e libertà. il Saggiatore 1958-1998 copertina

Con saggi di Roger Chartier, Stefan Germer, Klau Herding, Gian Carlo Rota

Questo catalogo continua la tradizione del Saggiatore: non una semplice elencazione di titoli, ma una indicazione di temi e di problemi aperti che hanno caratterizzato sia il lavoro dell’editore sia il dibattito culturale del decennio. Fu così per il catalogo del 1965 con l’inchiesta, ormai classica, Strutturalismo e critica curata da Cesare Segre, seguita per il catalogo del 1978 da Editoria e società, indagine a cura di Vittorio Spinazzola, e per La ragione pratica raccolta di interventi scelti da Marco Mondadori e Salvatore Veca per quello del 1987.

In occasione dei quarant’anni del Saggiatore, il tema scelto Scrittura e libertà affida ai curatori – Alberto Cadioli, Giulio Giorello e Alessandro Nova – il compito di indagare le prospettive della scrittura alle soglie del nuovo millennio. Ai saggi, commissionati a Roger Chartier, Carlo Sini, Gian-Carlo Rota, Stefan Germer e Klaus I Herding, è affiancata una breve storia della casa editrice, dai primi titoli della Cultura di Alberto Mondadori fino alla recente ritrovata autonomia societaria. Quaranta anni di vita editoriale e culturale italiana che si sono riflessi nella storia del Saggiatore.

Con il finire dei secolo l’editoria di progetto che aveva così fortemente caratterizzato i primi decenni di attività è chiamata a rispondere alle sfide provenienti dalla sempre maggiore offerta mediale del mondo contemporaneo. La crescente velocità dei mezzi di informazione e la concorrenza di altre tecnologie (televisione, internet),la più volte lamentata riduzione della lettura in Italia, costringono a rispondere con rapidità e flessibilità alle domande del mercato. E questo vale anche per le scelte editoriali, nella certezza che l’editoria di cultura, come ogni impresa, debba tendere verso l’area del profitto,non fine a se stesso ma come misura della sua capacità di affermazione. Scriveva Alberto Mondadori: “Finché il libro ha rappresentato la verità doveva crollare insieme a essa: se diventa uno strumento, si apre una stagione nuova e fruttuosa». E’ implicito nella tradizione del Saggiatore infatti, il desiderio di interpretare le tendenze, i bisogni nuovi che la domanda di cultura promossa da una società moderna propone e alimenta. Il Saggiatore, come testimonia il suo catalogo, ha continuato a rinnovare la sua fisionomia complessiva: sta al lettore giudicare la correttezza delle scelte. Ma certamente concorderà con noi quando affermiamo che questi sono libri che hanno «ragione», strumenti che davanti alla sfida del nuovo vogliono rispondere a quell’istanza di razionalità a cui si affida un’immagine umana del mondo.