I documenti raccontano – Concorso letterario (3° edizione, 2009)

I documenti raccontano copertina

Cinque fascicoli che racchiudono i documenti d’archivio, una scheda storica e una bibliografia di eventi accaduti in tempi lontani, alla fine del diciannovesimo secolo e nella prima metà del ventesimo. Studenti delle scuole secondarie di 1° e 2° grado, partecipanti al Corso di scrittura narrativa e studenti degli Istituti d’arte. La Biblioteca di Monza che bandisce il concorso letterario I documenti raccontano e una giuria che sceglie i racconti più significativi e le opere grafiche migliori. Un titolo: Storie per i senzastoria. Marginali e devianti nel monzese.

Ecco gli ingredienti che animano l’edizione 2009 di un’iniziativa, giunta alla terza edizione, che si pone l’obiettivo di riportare alla luce episodi della storia locale per costruire una «memoria condivisa». La formula proposta è di assoluta libertà creativa: inventare una sceneggiatura che proietti in una realtà romanzesca la cruda verità dei fatti. Con passione storica e stile personale gli autori affrontano la narrazione di episodi che hanno per protagonisti i reietti della società: prostitute, bambini in fuga, persone che cambiano identità per sbarcare il lunario, genitori che abbandonano i figli nella speranza di dar loro una vita migliore, anarchici che si fingono pazzi per non andare in guerra ed altro ancora. Studiano le carte, si calano nei personaggi e li fanno agire. Non più ultimi ma protagonisti. E la piccola storia di uomini e donne poveri e dimenticati, anelli più deboli della catena sociale, grazie a un’operazione di fantasia creativa e di passione civile si trasforma nella Grande Storia.

Il volume, edito dal Comune di Monza nella collana “Quaderni della Biblioteca”, raccoglie i lavori della 3° edizione del concorso, anno 2009, selezionati da una giuria che ha colto nei racconti pubblicati «l’attenzione alla documentazione, …lo studio appassionato delle fonti ….. la ricerca addirittura di nuove … con un delicato mix di storia e di invenzione».