La prima vita di Paolo Murialdi. Dagli esordi genovesi agli anni del «Giorno»



“Carissimo papà non ti immagini certamente da dove ti scrivo, a meno che tu in questi giorni non abbia letto «L’Umanità». Sono in viaggio per Parigi dove vado a fare servizio per la Conferenza europea: e naturalmente sono molto contento. La cosa è venuta fuori all’improvviso, due giorni fa, mentre mi rassegnavo a passare ancora per un mese prima delle ferie ANSA e altre agenzie del genere. Ed ora eccomi al mio primo viaggio all’estero e per di più senza spese e con la soddisfazione di provarmi in un servizio di molta importanza. La mia permanenza a Parigi non sarà molto lunga, cinque o sei giorni al massimo. Farà molto caldo e avrò un certo lavoro ma qualcosa riuscirò pur sempre a vedere. Se non altro sentirò l’aria di una grande città straniera. […] Inutile che ti dica che questo viaggio mi ha un po’ risollevato dopo circa due anni di fatiche spese per procurarmi un boccone.”

La vita di Paolo Murialdi, la prima vita fino all’esperienza del “Giorno”, raccontata attraverso le carte del suo archivio, conservato presso Fondazione.

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