Il carteggio è di consistenza diseguale: a fronte di una modesta traccia documentaria per i primi vent’anni, pari al 15% della consistenza totale, il carteggio si infittisce dai primi anni Sessanta fino alla morte di Linder, coprendo pressoché l’intero panorama editoriale del nostro paese. In coda è collocata inoltre una terza serie che testimonia dei rapporti contabili con il Credito italiano e il Banco ambrosiano.
L’ordinamento prescelto riprende sostanzialmente la struttura originaria: ricondizionato interamente in oltre 38.000 fascicoli, l’archivio è organizzato in serie annuali al cui interno sono reperibili alfabeticamente i corrispondenti cosiddetti maggiori (Mondadori, Einaudi, Feltrinelli, Garzanti…) e i corrispondenti minori; le carte sono poi ordinate cronologicamente all’interno dei fascicoli.
L’inventariazione, che ha assunto il fascicolo come unità archivistica, è avvenuta su supporto informatico avvalendosi del software della Regione Lombardia Sesamo in una versione semplificata e personalizzata.
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