La ricezione di Italo Calvino nel mondo attraverso i paratesti

Sono state selezionate le edizioni nelle principali lingue europee delle opere maggiori dello scrittore italiano. L’intervallo temporale copre il trentennio che va dalla metà degli anni cinquanta alla metà degli anni ottanta: viene in questo modo offerto uno spaccato della ricezione in vita delle opere di Calvino.


Il cavaliere inesistente, edizione tedesca, Fischer Verlag, Frankfurt am Main, 1963

Nel 1963, Calvino è ormai un autore affermato non solo in Italia, ma anche all’estero, dove i suoi libri vengono acquistati regolarmente: la Germania accoglie Il cavaliere inesistente sottolineandone il tono sospeso tra fiaba e storia, ricercando degli antesignani illustri e facendo leva sull’andamento incantanto della narrazione. Una curiosità: che cosa intenderanno i tedeschi quando scrivono che Calvino è “molto toscano”?

Dalla quarta di copertina:

Molto toscano, molto allegro, etereo e finemente aromatico
Süddeutsche Zeitung

Calvino ha trovato la sua forma: la fiaba rivestita di storia, racconta con ogni finezza un realismo dipinto
Die Welt

Una vera, autentica meraviglia, questo libro
Münchner Merkur

Calvino non è parente di Hans Christian Andersen – forse è molto più vicino all’amaro Jonathan Swift, come egli stesso crede
Christ und Welt


Le cosmicomiche, edizione inglese, Abacus, London 1982

Edward Lear è un celebre autore inglese di non-sense dell’Ottocento, grande esploratore di linguaggi, instancabile viaggiatore e illustratore delle proprie opere.
Dalla quarta di copertina:

Sono stato completamente catturato… [Calvino] si è trionfalmente confermato come l’Edward Lear dell’era dello spazio.
Daily Telegraph


Le città invisibili, edizione cecoslovacca, Odeon, Praha, 1986

Copertina e illustrazioni interne di Pavel Sivko


Il castello dei destini incrociati, edizione tedesca, Hanser, Monaco, 1984 e 1986

Copertina, illustrazioni, carte e tarocchi di Bonifacio Bembo


Se una notte d’inverno un viaggiatore, edizione americana, Harcourt Brace, New York, 1981

Negli anni ottanta, alla pubblicazione in Usa del capolavoro dello scrittore, si muove tutta l’intelligencija progressista, che recensisce il libro con toni entusiastici sulle maggiori testate culturali del Paese.

Dalla quarta di copertina:

Calvino è un mago.
Mary McCarthy, NY Review of Books

Come Jorge Luis Borges e Gabriel Garcia Marquez, Italo Calvino sogna per noi sogni perfetti… dei tre, Calvino è il più solare, il più variamente e benignamente curioso della verità umana
John Updike, The New Yorker

Un incantatore, un cantastorie… nella città invisibile, la letteratura mondiale, Italo Calvino è un grande.
Susan Sontag, Vogue


Fiabe italiane, edizione francese, Denoël, Paris, 1956

La Francia ha molto amato le Fiabe italiane, tanto da farne numerose edizioni: in questa, l’editore fa leva sul valore antropologico della ricerca di Calvino – che in Francia è famoso quanto i maggiori autori francesi – e non manca di sottolineare l’estro dello scrittore.

Estratto della bandella:

Italo Calvino, il più fantasioso tra gli scrittori di racconti


Il barone rampante, edizione inglese, Collins, Londra, 1959

Italo Calvino nasce nel 1923 a Santiago de Las Vega, Cuba. Quando ha due anni la famiglia si trasferisce a San Remo. Tuttavia, in questa nota biografica, i primi due anni della vita dello scrittore vengono “dimenticati”, e si sostiene che Calvino sia nato a San Remo nel 1925! Del resto, come disse una volta lo scrittore: «Dati Biografici: io sono ancora di quelli che credono, con Croce, che di un autore contano solo le opere (Quando contano, naturalmente). Perciò dati biografici non ne do, o li do falsi, o comunque cerco sempre di cambiarli da una volta all’altra. Mi chieda pure quel che vuol sapere, e Glielo dirò. Ma non Le dirò mai la verità, di questo può star sicura».
(Italo Calvino, lettera a Germana Pescio Bottino, 9 giugno 1973)
Bandella di quarta, nota biografica.