«Se il mio libro è capito in Giappone è segno che è universale, è segno che non mi sono ridotta a scrivere del mio piccolo e del mio grande paese, del mio angolo, ne sono felicissima […]. Perché quando io vedo che una persona di un paese lontanissimo dove non si parla la mia lingua viene e dice: – Io sto facendo una tesi su di lei in giapponese -, sono contenta»
(Intervista di Piera Carroli, 1990, p. 152).

In Giappone Alba de Céspedes comincia ad essere tradotta nel 1956, da Yoshiro Nishida, per la casa editrice Kawade Shobo, con Quaderno proibito. Nel 1968, con un nuovo titolo e una nuova traduzione di Teruo Okubo la stessa casa editrice pubblica una nuova edizione della stessa opera.