a cura di Maria Elena Daverio

All’inizio dell’estate di settantacinque anni fa Macmillan pubblicava il libro di una piccola e agguerrita signora americana destinato a diventare in breve tempo un caso editoriale planetario e un pilastro della memoria collettiva. Via col vento, tradotto e dato alle stampe da Mondadori nel 1937, insieme alla più nota pellicola che ne è stata tratta, è «un’insolita combinazione di un romanzo di prima classe con un film di prima classe», un successo così pervasivo da aver oscurato Margaret Mitchell.
Questo QB rende omaggio alla scrittrice che nella sua breve vita consegnò un solo libro. Ma è anche una riflessione sull’identità di un popolo, quello americano, risorto dalle ceneri della Guerra di secessione. Goffredo Parise definiva Via col vento «una specie di Guerra e pace o meglio di Gattopardo, ma americano». Alla fine del 2010 dalle pagine domenicali del Sole 24 ore Umberto Eco, interrogato sulla difficoltà di delineare un’“identità italiana” in tempi di globalità, afferma: «Gli Stati Uniti hanno avuto una guerra civile, e tragica, ma già col romanzo di Margaret Mitchell del 1936 e tre anni dopo col filmone, Via col vento, prodotto da Selznick, provarono a darsi una visione unitaria, nazionale, dove yankee e confederati potessero darsi conto reciprocamente delle ragioni».
I documenti citati sono conservati dalla Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, nell’Archivio storico Arnoldo Mondadori editore, sezione Arnoldo Mondadori, e nella sezione Segreteria editoriale estero. I dati sulle tirature provengono dalle schedine dell’Ufficio statistica di Mondadori.
Il testo di Via col vento utilizzato è la prima edizione italiana (Mondadori, 1937) nella classica traduzione di Ada Salvatore ed Enrico Piceni, integrato dalle schede storiche dell’edizione speciale illustrata (CDE, 1991). Una recentissima e accurata pubblicazione statunitense (E. F. Brown, J. Wiley jr., Margaret Mitchell’s Gone With the Wind: A Bestseller’s Odyssey from Atlanta to Hollywood, Lanham, MD, 2011) ha consentito l’approfondimento di molti temi trattati dal QB.