a cura di Annalisa Gimmi
Tra i collaboratori più preziosi della redazione dei “Gialli Mondadori” figura Ida Omboni: i documenti d’archivio permettono di riconoscere in lei una delle più convinte sostenitrici del nuovo genere letterario.
Al grande pubblico il suo nome è quasi del tutto sconosciuto.
Agli appassionati di teatro, però, è nota come coautrice, a partire dagli anni sessanta, insieme a Paolo Poli, di testi di successo, caratterizzati da una vena satirica estremamente raffinata e pungente, in pratica di un nuovo genere di commedia basata sulla dissacrazione di personaggi e di situazioni ritenute «intoccabili» (dalla tradizione o dalla Chiesa) e sulla rivisitazione di romanzi popolari o d’appendice.
I lettori di libri gialli la ricordano invece come traduttrice di romanzi polizieschi americani, apparsi nelle varie collane di genere, soprattutto della Mondadori.
Ben pochi, però, sanno che Ida Omboni ha svolto nel corso di tutta la sua vita una ricca attività editoriale anche come lettrice per le collane di gialli della Casa editrice milanese.
È di questo aspetto che si vuole dare testimonianza.
La redazione dei “Gialli Mondadori”, diretta da Alberto Tedeschi (cfr. QB9), era essenzialmente costituita da un piccolo, ma competente gruppo di lettrici, tra cui il nome di Ida Omboni spicca per originalità e capacità di giudizio. I suoi pareri, sempre brillanti e puntuali, hanno contribuito in modo determinante all’affermazione in Italia della passione verso un genere destinato a un grande futuro.
I pareri esemplati in questo QB appartengono alla sezione Segreteria editoriale estero (1926-1987), fondi Autori a-b, Autori c, e Pareri di lettura, in cui sono raccolti documenti e pareri editoriali relativi agli autori stranieri che hanno avuto rapporti con la Casa editrice milanese.