Amanda Cross, pseudonimo di Carolyn Gold Heilbrun (1926-2003), saggista universitaria, è stata una delle maggiori critiche femministe americane. Ha pubblicato il suo primo romanzo giallo nel 1964, In ultima analisi, creando il personaggio di Kate Fansler. In Italia è pubblicata nel “Giallo Mondadori” e per i tipi della Tartaruga.


Tedeschi richiede a Laura Grimaldi una seconda lettura di Poetic justice, uscito nel 1970, dopo che Lydia Felicioni lo ha giudicato «un ottimo libro».

«Mi sono “accinta” a leggere con somma attenzione e massima concentrazione…
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Professoressa universitaria quarantenne e belloccia la quale ha una cotta segreta per Auden … ce l’ha su con gli studenti progressisti …
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la docente-barona passa a citare Joyce Kafka Owen e compagni
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A pag. 101 succede che un giovane ha ingerito una pastiglia di aspirina mentre è allergico alla sostanza tanto da non poterla neanche “usmare” … è morto perché l’ascensore si è bloccato.
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Prego caldamente Alberto Tedeschi di sfogliare, a caso, il volume. Ovunque gli cadranno gli occhi troverà di che rabbrividire per l’orrore e l’irritazione. Se questi sono i cosiddetti gialli intellettuali americani, evviva quel cialtrone di Carter Brown che se non altro tira al soldo».

Scaduta l’opzione di Mondadori, il testo sarà pubblicato da Fazi nel 1998 con il titolo Giustizia poetica.

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