Conservare il passato per progettare il futuro

2. 1961-1994: trent’anni di lavoro in Mondadori

Una parte consistente dell’Archivio di Marco Forti è costituita dai materiali relativi al suo trentennale lavoro per Mondadori: corrispondenza con collaboratori e autori della casa editrice, dattiloscritti e manoscritti dei libri in lavorazione, bozze con correzioni degli autori fanno sistema con le carte conservate nell’archivio storico della casa editrice e consentono di ricostruire una parte importante della storia dell’editoria e della cultura italiana.

Marco Forti approda in Mondadori nel 1961, prima all’Ufficio Stampa e Pubblicità, poi, dal settembre 1964, come responsabile del Servizio Pubblicità: a questo cambio di ruolo fa riferimento la lettera di Niccolò Gallo del febbraio 1965 che qui si può leggere. In seguito a un progressivo assestamento dell’organigramma aziendale, Forti assume tra il 1968 e il 1969 la direzione del settore poesia della casa editrice. Con la prospettiva di diventare un «funzionario di poeti», proprio come l’amico Vittorio Sereni con cui lavorerà per molti anni alla direzione dello «Specchio», continua e anzi intensifica la sua attività di critico letterario e si occupa dell’«Almanacco dello Specchio», lanciato con il primo numero del 1972 (ma la stampa è del 1971) curato insieme a Giuseppe Pontiggia e con la collaborazione di un comitato di lettura di cui fanno parte Giansiro Ferrata, Vittorio Sereni, Sergio Solmi e, poi, dal 1975 Giovanni Raboni e dal 1981 Maurizio Cucchi.

L’Almanacco anticiperà alcuni tra i testi di maggiore autorità e prestigio che saranno prossimamente pubblicati nello Specchio; inoltre darà spazio a poeti, italiani e stranieri, che manifestino novità e mobilità di ricerca e ricchezza di significazione; e presenterà anche poeti che rivelino particolari note di singolarità e di «irregolarità».

Editoriale di Forti e Pontiggia nel primo numero dell’«Almanacco dello Specchio»

Ma non di sola poesia si occupa Forti per Mondadori: numerosi sono i suoi contributi anche per le edizioni dei maggiori scrittori del Novecento pubblicate negli «Oscar», di cui allestisce i paratesti. Si vedano i suoi scritti introduttivi a Pavese, Chiara, Vittorini, Manzini, Fenoglio, Green. Di particolare interesse sono inoltre i materiali relativi al lavoro di Giorgio Bassani per l’edizione della raccolta Dentro le mura, pubblicata nella collana «Scrittori italiani e stranieri» nel 1973: il dattiloscritto e la bozza impaginata con correzioni manoscritte dell’autore, oltre a un dossier di lavoro di Bassani costituito dalle pagine dell’edizione Einaudi 1960 delle Storie ferraresi incollate su fogli A4 e recanti copiose correzioni manoscritte dell’autore, che restituiscono uno stadio intermedio di lavorazione della raccolta.

Giorgio Bassani, Dentro le mura

Una pagina dell’incartamento relativo all’edizione della raccolta di Bassani Dentro le mura: si tratta delle pagine dell’edizione Einaudi Le storie ferraresi, pubblicata nel 1960 nei «Supercoralli», incollate su fogli bianchi sui cui margini sono riportate correzioni e parziali riscritture dell’autore.

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