Across The River and Into The Trees è il primo attesissimo romanzo dopo For Whom the Bell Tolls ma, pubblicato a New York nel 1950, in Italia vedrà la luce postumo solo nel 1965. Il “romanzo di Venezia”, come venne chiamato dagli amici, racconta infatti vicende con protagonisti facilmente riconoscibili tra le amicizie italiane di Hemingway di quegli anni, rendendo inevitabile lo scandalo persino negli Stati Uniti. Per preservare questi nomi in Italia, soprattutto la giovane Adriana Ivancich, una giovane ragazza veneta di buona famiglia “adottata” da Mister Papa, che se ne innamora platonicamente, l’autore vieta a Mondadori, che ha già acquistato i diritti, la pubblicazione in Italia se non dopo due anni dall’uscita americana. Ma il divieto si allungherà, dovuto forse anche alle critiche ricevute, diventando definitivo. Nonostante la decisione dell’autore, Arnoldo e Alberto non smetteranno mai di insistere sulla sua pubblicazione, operando vari tentativi di persuasione e ragionando anche sul titolo del romanzo che avrebbero voluto intitolare Una tragedia italiana. Hemingway però non cambierà mai idea.

 

Hemingway a Venezia nel 1954
[fonte: Media gallery della JFK Library di Boston]


La lettera di Alberto (31 ottobre 1950) è una sorta di recensione entusiasta di Di là dal fiume e tra gli alberi e una rassicurazione a Hemingway: non è il caso di preoccuparsi delle critiche negative, data la grandezza dell’autore è scontato che si crei un dibattito attorno alla sua ultima opera. Vi è anche il tentativo di convincerlo a far cadere il veto di pubblicazione, ancora fermo a due anni, visto che «The scandal exists already» e anzi si potrebbe pensare a una pubblicazione su “Epoca”. Tra le motivazioni che spingono alla pubblicazione: «I have at heart that your works may be comprehended and loved in this Country which is, to some extent, also your Country».

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Questa lettera di Alberto del 28 gennaio 1954 è un misto di sollievo e preoccupazione: sollievo per lo scampato pericolo di Hemingway, creduto morto per qualche giorno a seguito di un incidente aereo, preoccupazione per una possibile edizione Gallimard del romanzo Across The River perché in Italia: «il lancio del libro ne verrebbe irrimediabilmente danneggiato». Inoltre l’editore insiste sul titolo, già precedentemente rifiutato, di Una tragedia italiana «perché [gli] sembra ancora il più calzante».

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Dopo la morte di Mister Papa i contatti con la casa editrice saranno tenuti da Mary Hemingway, che interpellata sulla possibilità di pubblicare finalmente, dopo più di dieci anni (la lettera è del 29 marzo 1962), Across The River and Into The Trees ne conferma invece il divieto nel rispetto della volontà dell’autore scomparso da poco e chiede quindi di attendere ancora un anno. Lo stesso criterio sarà utilizzato per la pubblicazione dei manoscritti incompiuti e tra questi Mary accenna a Festa mobile e soprattutto a Isole nella corrente: «a very good sea novel full of action and drama».

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