Frontespizio del primo volume della Storia della letteratura italiana di Francesco Flora, Mondadori, Milano 1947.


Con questa lettera viene proposta a Flora la collaborazione al “Secolo”, quotidiano acquisito da Mondadori nello stesso 1923 sotto la spinta di Senatore Borletti. Milano 2 agosto 1923.


Si dà notizia in questa lettera dell’uscita del volume Dal Romanticismo al Futurismo, che fu pubblicato per la prima volta a Piacenza nel 1921 e con il quale Flora esordì come critico. L’opera venne ripubblicata da Mondadori nel 1925. Milano aprile 1925.


Arnoldo Mondadori invia a Flora i suoi più vivi ringraziamenti per aver curato l’opera di Salvatore Di Giacomo. Direttore dei “Classici italiani”, Flora prestava tuttavia la sua competenza anche per la curatela di volumi di altre collane, come i “Classici Contemporanei Italiani”, varati nel 1939. L’opera del Di Giacomo, cui Flora si dedicò insieme a Mario Vinciguerra, uscì in due volumi nel ’46 all’interno dei “Classici Contemporanei”. Milano 4 settembre 1946.


Flora risponde alla lettera di Arnoldo Mondadori del 4 settembre e lo ringrazia a sua volta per «la superba edizione ch’Ella ci ha dato, pur in questa difficilissima stagione». Milano 19 settembre 1946.


Arnoldo Mondadori omaggia Flora del volume di Leopardi della “Biblioteca Moderna Mondadori”, per il quale fu usato il testo curato dal critico e uscito in cinque volumi nei “Classici italiani”. Con la B.M.M., collana varata nel 1948, l’editore – come afferma in questa lettera – si proponeva di offrire anche a un pubblico meno abbiente opere di altissimo valore culturale. Milano 27 maggio 1950.


Risulta da questa lettera che nei progetti di Arnoldo Mondadori c’era la creazione di una collana di “Scritti di Francesco Flora”, che avrebbe dovuto raccogliere tutte le opere del critico. La collana, però, non fu mai varata. Bologna 22 maggio 1956.


Un intero fascicolo del Fondo Flora contiene la corrispondenza riguardante i lavori intorno all’opera omnia di Leonardo da Vinci, che, curata dallo stesso Flora, avrebbe dovuto entrare a far parte dei “Classici italiani”. Lo testimoniano le bozze di stampa incluse nel carteggio, che hanno tutte le caratteristiche delle pagine dei volumi dei “Classici”: carta India finissima color avorio impressa con caratteri Pastonchi. Il volume, tuttavia, non fu mai realizzato; il Leonardo curato da Flora uscì nella B.M.M. nel 1952.