Lettera di Ninon Magri Nisio a Francesco Flora, luglio 1948.


Interessante risulta il testo di questo intervento preparato da Flora per Rai Radio, in cui il letterato riflette sulla crisi della circolazione dei libri e sulla mancanza di libertà di stampa: «Per mio conto la mancanza di libertà di stampa e la violenza contro i cattivi libri più [sic] diventare più incivile della inciviltà stessa dei libri cattivi, perchè finirà con l’incidere per ragioni faziose soprattutto contro i libri buoni». Intervento per Rai Radio del 14 novembre 1949.


I numerosi inviti a convegni, manifestazioni, conferenze, rivelano la vastità di cultura, competenze e interessi dell’uomo e del letterato Flora, nel cui carteggio è contenuto anche un fascicolo di lettere inviategli dal “Cantiere della Pace”.


La fama e l’ammirazione di cui Flora godeva si leggono anche tra le righe del suo carteggio. Con questa lettera gli viene comunicato che è stato eletto, sotto la spinta di Arnoldo Mondadori, presidente del comitato costituito dal Centro del libro popolare e da alcuni editori. Roma 22 aprile 1950.


Letterato “impegnato”, Flora interveniva anche nel dibattito politico e culturale dalle pagine de “L’Unità”. 22 maggio 1956.


Punto di riferimento dei giovani e voce autorevole della cultura italiana, Flora riceveva moltissime lettere piene di espressioni di stima e ammirazione anche da chi non lo conosceva di persona e lo seguiva solo attraverso i suoi scritti e i suoi interventi sui giornali. Lettera di Anna Maria Magni del 3 novembre 1960.


Un fascicolo del Fondo Flora è riservato al carteggio tra il letterato e Ain Zara Magno, poetessa alla quale egli era legato da un’affettuosa amicizia.