Lettera di Francesco Pastonchi ad Arnoldo Mondadori, s.d.

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Angelandrea Zottoli invia questa lettera a Flora per aggiornarlo sui lavori intorno all’opera di Boiardo, che uscirà in due volumi da lui curati tra il 1936 e il 1937.


Ruolo fondamentale nella vicenda dei “Classici italiani” fu svolto da Luigi Rusca, condirettore generale della casa editrice dal 1928, quando succedette nell’incarico a Valentino Bompiani. Numerose sono le lettere di Rusca contenute nel Fondo Flora, dalle quali si possono trarre nozioni interessanti riguardo alle fasi del lavoro editoriale di preparazione dei volumi. 13 settembre 1934


Fiore all’occhiello delle edizioni dei “Classici italiani” erano gli apparati di note, gli indici e le appendici, considerati il punto di forza dei volumi per la loro accuratezza. Di essi si occupava Egidio Bianchetti, anche attentissimo revisore di bozze, che con lunghe e dettagliate lettere teneva informato Flora del suo lavoro. Importante fu soprattutto il suo contributo per l’edizione dell’opera omnia di Goldoni, del quale si ha notizia dal pieghevole di lancio: «La più che ventennale fatica è stata condotta a termine col contributo di Egidio Bianchetti per la messa a punto del meticoloso raffronto con gli originali e con le successive stampe goldoniane e per il grande lavoro di commento storico, filologico e degli indici».
Affiancato nel suo lavoro dalla figlia Enrica, venne infine da lei sostituito a causa di problemi di salute. Resta testimonianza della dedizione di Egidio Bianchetti al suo lavoro per i “Classici” in una lettera indirizzata nel marzo del 1957 dal figlio Giuseppe ad Arnoldo Mondadori: «Giorno dopo giorno, noi tutti abbiamo seguito la fatica appassionata di papà per i Classici Mondadori, e ormai da vari anni mia sorella Enrica vi ha personalmente collaborato: ci è caro, in questo momento, formulare per Lei e per noi l’augurio che la collezione da Lei e da papà tanto amata possa continuare a prosperare nel segno di un’immutata perfezione». Asti 6 luglio 1936.


Intorno al 1946 i “Classici italiani” rappresentano ancora per la casa editrice, oltre che una nota di prestigio, anche una fonte di sicuro guadagno. Ne abbiamo notizia da questa lettera del 12 aprile, scritta da Flora ad Arnoldo Mondadori. Nel mostrare il suo disappunto per la decisione dell’editore di non pubblicare più la sua Storia della Letteratura italiana, il letterato ricorda al presidente il vincolo di fiducia e rispetto che da tempo li unisce e rimarca il fatto che i “Classici” da lui diretti regalano sia prestigio sia sicure entrate alla casa editrice. Milano 12 aprile 1946


Il prospetto inviato da Domenico Bolferetti ad Arnoldo Mondadori mostra il progetto di edizione dell’opera omnia di Alessandro Manzoni, da includere nei “Classici italiani”. Sotto la direzione di Flora, tuttavia, usciranno solo il primo volume (in tre tomi, contenenti le tre redazioni del romanzo) e il secondo. L’opera proseguirà sotto la direzione di Dante Isella, fino al settimo volume, ma risulta tuttora priva del sesto. 3 maggio 1948.


La Biblioteca Apostolica Vaticana con questa lettera richiede a Flora il volume delle lettere del Leopardi, il quinto e ultimo dell’opera omnia del poeta recanatese uscita nei Classici dal ’37 al ’49 e curata dallo stesso Flora. L’epistolario, completamente riveduto sugli autografi, può vantare numerosi inediti. Vaticano 14 dicembre 1949.


Dal maggio del 1947 inizia una fase di crisi per la collana, di cui si ha notizia da varie lettere indirizzate dal direttore all’editore. Questa del 20 dicembre 1949 rappresenta una sorta di ultimatum di Flora, che minaccia di dimettersi dal suo incarico qualora il presidente non prenda una posizione per risollevare i “Classici” dal loro stato di paralisi. Milano 20 dicembre 1949.


Dieci anni sono trascorsi da quando, il 12 aprile 1946, il direttore aveva definito la sua collana «un affare per la casa editrice». Ora i “Classici italiani” da fiore all’occhiello della produzione mondadoriana sono diventati soprattutto un gravoso impegno da mantenere con il loro direttore. Milano 11 ottobre 1956.


Da questa lettera, indirizzata da Alberto Mondadori a Flora, si ha notizia del progetto di includere un’edizione della Storia della Letteratura italiana nella collana dei “Classici italiani”. Il proposito, tuttavia, non verrà mai realizzato. Milano 14 febbraio 1957.


Questa lettera, indirizzata da Alberto Mondadori a Flora, segna la fine della direzione della collana da parte del critico. I “Classici italiani” verranno poi affidati a Dante Isella, ma anche sotto il nuovo direttore continuerà la parabola discendente della collana, che verrà presto inglobata nei “Meridiani”, varati nel 1969. Milano 9 giugno 1960.