L’ordinario scambio epistolare relativo alla cessione – nell’una o nell’altra direzione – di diritti di pubblicazione dà in qualche caso origine a vicende editoriali lunghe e complesse, relative ad alcuni degli autori più noti della letteratura italiana e mondiale. È il caso, ad esempio, della contesa per i diritti di Avere e non avere di Hemingway: aperta da uno scambio di lettere tra Giulio Einaudi e Arnoldo Mondadori nei primi mesi del 1946, si chiuderà solo nel 1958, con la pubblicazione del titolo nella collana mondadoriana “Il bosco”.
Oltre a Hemingway, sono oggetto di disputa tra le due Case anche Saba e Vittorini, ma sono certamente le trattative per la pubblicazione dell’opera di Eugenio Montale, iniziate anch’esse intorno alla metà degli anni quaranta, a occupare la parte più ampia del carteggio e a costituire un caso rilevante non solo per la quantità di corrispondenza dedicata alla questione, ma soprattutto per l’interesse e – si potrebbe osare – per l’affetto che entrambi gli editori mostrano di avere verso il poeta, già noto ma non ancora canonizzato nell’Olimpo dei massimi dal Premio Nobel, che arriverà soltanto nel 1975. Il “caso Montale” arriva a un tale livello di complessità nei rapporti tra i due editori, da rendere necessario l’intervento di mediazione di Raffaele Mattioli, definito da Alberto Mondadori «giudice imparziale e caloroso fautore dell’intesa Einaudi-Mondadori».


Le questioni per i diritti di pubblicazione di Saba e Montale all’altezza degli anni quaranta vengono portate avanti parallelamente da Alberto Mondadori. I progetti relativi ai due poeti sono infatti analoghi: la pubblicazione della loro intera produzione in più volumetti all’interno della collana “Lo Specchio”.

Alberto a Giulio_1947 – Giulio ad Alberto_1947


In questa lettera le condizioni poste da Einaudi per la cessione a Mondadori dei diritti di pubblicazione degli Ossi e delle Occasioni.

1947_08_21


Di fronte all’impossibilità di trovare un accordo con Giulio Einaudi, Alberto Mondadori si rivolge a Raffaele Mattioli, perché intervenga in qualità di mediatore a dirimere la questione in modo che la Casa milanese abbia il benestare per la pubblicazione di tutte le raccolte di Montale nello “Specchio”.

Alberto a Mattioli_1947


L’opera di Montale viene pubblicata nello “Specchio” in più volumetti dal 1948 al 1977, anno dell’uscita nella stessa collana del «Super Specchio» contenente Tutte le poesie. Seguirà, nel 1980, l’edizione all’insegna dello Struzzo dell’Opera in versi nei “Millenni” curata da Gianfranco Contini e Rosanna Bettarini, dopo la quale Mondadori stamperà un ultimo “Specchio” contenente Altri versi e poesie disperse pubblicate per la prima volta nell’opera omnia einaudiana. È del 1984 infine il volume Tutte le poesie nei “Meridiani” a cura di Giorgio Zampa.