Sin dai primi contatti con casa Einaudi, Alberto Mondadori mostra di voler raggiungere con l’editore torinese «una linea d’intesa tale da consentire sempre e in qualsiasi momento scambi di particolare interesse per l’uno o per l’altro». Il primo accordo di proporzioni considerevoli si raggiunge però soltanto nel febbraio del 1957: un piano di sfruttamento del catalogo Einaudi destinato esclusivamente alle collane economiche di Mondadori.
Come scrivono Ferretti e Decleva, l’iniziativa è volta innanzitutto a risanare il bilancio della Einaudi, che vive in quel periodo uno dei suoi cronici momenti di sproporzione tra catalogo e fatturato. Ma, come risulta dalle carte, un primo accordo era già stato raggiunto nel 1954, quando Mondadori aveva acquisito 27 titoli in cambio di 128 poesie che la Casa torinese aveva chiesto per un’antologia in allestimento. Le collane mondadoriane interessate da queste acquisizioni sono la “Biblioteca Moderna Mondadori”, “I libri del Pavone” e “Il bosco”, quest’ultima oggetto di qualche diffidenza da parte di Giulio Einaudi, che la ritiene una collezione non del tutto appartenente alla sfera dell’economico e come tale potenziale concorrente delle collane einaudiane: in effetti, come sottolinea anche Decleva, “Il bosco” ha «un prezzo che si situa a mezza strada fra la BMM e le collane normali».
Nonostante queste sporadiche obiezioni di Einaudi, con il 1957 ha comunque inizio un accordo di ampio respiro tra le due Case, che, 10 anni dopo, nel febbraio 1967, verrà rivisto e aggiornato, arrivando a includere tra le collane economiche coinvolte anche gli “Oscar”, avviati nel 1965.


Il primo accordo per la cessione di 27 titoli dal catalogo Einaudi per le collane economiche Mondadori risale ai primi mesi del 1954.

1954_01_27


L’11 febbraio 1957 viene stipulato tra i due editori un contratto per lo sfruttamento del catalogo Einaudi nelle collane economiche Mondadori: l’accordo prevede che la Casa milanese fornisca alla Einaudi l’elenco dei titoli che ha intenzione di pubblicare con un anticipo di almeno sei mesi e che il prezzo delle edizioni Mondadori non superi la metà di quello delle edizioni Einaudi.

Accordo_1957


Nel 1958 si prospetta un ampliamento dell’accordo del 1957, con l’inclusione della vendita delle grandi opere rateali Einaudi da parte degli agenti della Mondadori. Sottoposto a valutazione sia da parte di Erich Linder che da parte di Remigio Mazzi (allora direttore commerciale della Casa milanese) il piano non va però in porto: alle motivazioni di carattere essenzialmente economico di Linder, si aggiungono le valutazioni di Mazzi sull’inconciliabilità tematica e ideologica tra i due cataloghi delle opere rateali.

Linder ad Arnoldo – Mazzi ad Arnoldo


Pochi mesi dopo l’accordo stipulato con la Mondadori, Giulio Einaudi si trova ad affrontare due ordini di problemi: la concorrenza della nuova collana mondadoriana “Il bosco”, che ha delle caratteristiche non proprio coerenti con quelle delle collane economiche e la richiesta di Alberto Mondadori di avere dalla Casa torinese i flani dei testi oggetto dell’accordo; a questa richiesta Giulio risponde negativamente, sostenendo la necessità che i libri dei due editori si differenzino anche a livello paratestuale, in modo da non creare confusione nei lettori.
[Archivio Einaudi presso l’Archivio di Stato di Torino. Si ringraziano Roberto Cerati, Malcom Einaudi e l’Ufficio diritti della casa editrice Einaudi]

1957_05_03 – 1957_05_09


Nel febbraio 1966, verificata da entrambi gli editori la necessità di rivedere l’accordo firmato nove anni prima, si riuniscono nell’ufficio di Alberto Mondadori i rappresentanti delle due case editrici, in un lungo incontro in cui si gettano le basi della nuova intesa Mondadori-Einaudi. Dal verbale – conservato nelle carte di Alberto Mondadori – Vittorio Sereni figura tra i partecipanti e tra i sostenitori della creazione di una collana in coedizione, che riporti dunque il doppio marchio editoriale fin dalla copertina. La proposta non avrà però seguito e l’accordo finale non sarà che un rifacimento e un aggiornamento di quello stipulato nel 1957.

Verbale_1966


In seguito ai tentati accordi, Giulio Einaudi rilancia con la proposta di una collaborazione più libera e, in un certo senso, più ampia: è una lettera insolita per Giulio, che mostra di voler impostare i nuovi rapporti con casa Mondadori puntando più sulla collaborazione e la condivisione di intenti che su un mero scambio economico. Lo slancio di Einaudi non avrà però esito: nel febbraio 1967 si raggiunge un nuovo accordo per lo sfruttamento dei titoli Einaudi nel catalogo delle collane economiche della Casa milanese.

1966_11_23 – 1967_06_23


Frontespizi e copertine di alcuni dei testi oggetto dell’accordo del 1957.


Dal 1966 anche gli “Oscar” Mondadori vengono inclusi nell’accordo con casa Einaudi: molti saranno i volumi pubblicati nella collana con il doppio frontespizio.