Telegrammi, cartoline postali e illustrate e, soprattutto, lettere (alle quali, in alcuni casi sono allegati manoscritti di articoli, ritagli stampa, qualche fotografia ecc.), sono le tipologie documentarie che costituiscono il carteggio. I documenti sono principalmente in entrata ma talvolta, anche se non con sistematicità, sono state conservate le minute delle risposte. A questo proposito, trattandosi di un carteggio contemporaneo, si segnala la presenza di diverse tipologie di supporti e di forme di scrittura dovute alle evoluzioni tecnologiche disponibili nel tempo: oltre alle lettere e minute manoscritte, vi si trovano lettere e minute dattiloscritte, ma anche stampe da computer (che Guido Lopez inizia a utilizzare dal 1987, alternandolo inizialmente alla macchina da scrivere) e, soprattutto tra la fine degli anni ottanta e la prima metà degli anni novanta, i fax (quelli in entrata venivano ricevuti su carta chimica).
Il documento riprodotto è una delle prime copie di lettere scritte da Lopez con il “giocattolo”, come egli stesso definisce il nuovo computer; in questa missiva del 1987 scrive all’amica, la poetessa e traduttrice Ruth Feldman: “Il prodotto è una lettera come questa che hai davanti, visualmente priva di ogni personalità lopeziana: ma questo non è che il secondo passo da quando si è passati dalla penna alla tastiera (o anche il terzo e il quarto…) […]. Nasce, mi accorgo, tutta una nuova psicologia dello scrivere”.