Tirature ’04. Che fine ha fatto il postmoderno?

Il Novecento si è chiuso all’insegna del postmoderno. Per parecchi anni nel mondo letterario non si è discorso d’altro: che cos’è, da dove viene, cosa lo distingue dal moderno, quando comincia, quali scrittori di oggi o di ieri o dell’altroieri vanno rubricati sotto questa etichetta. Ma con l’inizio del secolo nuovo non se ne è parlato quasi più: come se si fosse trattato soltanto di una moda passeggera. Come stanno realmente le cose? Tirature propone un bilancio a più voci dell’esperienza postmodernista, secondo punti di vista diversi e non obbligatoriamente coincidenti. Tutti però convengono che una svolta il postmoderno l’ha segnata davvero: il declino del ciclo avanguardistico-neoavanguardistico e la ripresa di una letteratura meno lambiccata, meno elitaria, più attenta ai criteri della leggibilità estrosa.

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Sommario

GLI EDITORIALI DI VITTORIO SPINAZZOLA

Dopo il postmoderno

CHE FINE HA FATTO IL POSTMODERNO?

GLI AUTORI

Alte tirature

Comprati in edicola

Le canonizzazioni da edicola

Ciucciati il calzino!

Adottati a scuola

GLI EDITORI

Cronache editoriali

Dal testo al libro

Esordire su Internet

Le vie della promozione

Roma sfida Milano

La sindrome di Re Mida

Retorica dei risvolti

I LETTORI

Mercato dei successi

Una felicità da manuale

Il pubblico delle biblioteche

I NOSTRI LIBRI

La poesia sperimentale

La poesia discorsiva

Barlumi di racconto

La poesia cantabile

Canzoni all’incontrario

La narrativa arcicolta

I romanzi ben fatti

Le chiacchiere e l’attesa

L'intrattenimento piacevole

Ridendo e tremando

Le storie non inventate

Storie di giornalisti

I fumetti più belli

MONDO LIBRO

Calendario editoriale

In diretta dal superstore

Almanacco delle classifiche

I successi del passaparola

Diario multimediale

Tra sperimentazione e maturità

Regesto dei dibattiti

Bonaccia in terza pagina

Cruscotto europeo